TERAPIE
Le terapie elencate di seguito, distinte per specializzazione, fanno riferimento sia alle patologie più comuni trattate che alle varie attrezzature di cui disponiamo.

Nell’ambito della terapia manuale (OMT), è importante evidenziare che, al pari di quella fisica, questa specializzazione della fisioterapia riveste un importanza notevole nel percorso riabilitativo del paziente su patologie neuro-muscolo-scheletriche. A tal proposito utilizziamo approcci di trattamento altamente specifici, che includono diverse tecniche manuali ed esercizi terapeutici.

Riguardo la terapia fisica strumentale, negli ultimi anni, l’evoluzione della tecnologia ha portato alla produzione di macchinari sempre più efficaci e privi di rischi per i pazienti, ma anche in questo caso è importante sottolineare che non esistono macchinari miracolosi e, quasi sempre, la preparazione e l’esperienza del personale qualificato fanno la differenza sul trattamento specifico. In una intervista su sixtus.it il Dr. Musa si esprime a riguardo: ”gli aspetti funzionali di ciascun apparecchio sono strettamente legati alle capacità di chi lo impiega, gli effetti ci sono, sono sotto gli occhi di tutti, ma il contributo decisivo è quello dell’operatore”.


Propriocettiva

Propriocettiva

La capacità propriocettiva è una particolare sensibilità, grazie alla quale l'organismo ha la percezione di sé in rapporto al mondo esterno. Infatti, non sono solo la vista, l'udito o il tatto a informare come si posiziona il corpo nella realtà, ma la sensibilità propriocettiva che permette di sentire il movimento di un braccio o di una gamba anche quando gli occhi sono chiusi e consente al corpo di muoversi al meglio. Dopo un trauma (distorsioni articolari, ad esempio) o si è in una condizione psicologica particolare, si può perdere tale sensibilità: la rete di comunicazione tra sistema nervoso centrale e muscoli va in tilt; le risposte non sono più adeguate. Esistono però esercizi che riescono a ripristinare o a sviluppare la propriocettività, per regalare al corpo prestazioni sempre più efficienti.

Gli atleti che vogliono ottenere prestazioni sempre più efficienti ricorrono alla ginnastica propriocettiva. Anche quando subiscono un trauma possono sottoporsi a un programma di esercizi propriocettivi per "rieducare" i riflessi e ottenere nuovamente un controllo ottimale dell'organismo, sottoponendo l'organismo e la parte anatomica che si vuole rieducare (ad esempio: una caviglia con una distorsione) a continue sollecitazioni controllate. Si utilizzano a tale scopo le tavolette instabili (tavolette propriocettive) anche al fine di affinare gesti atletici non corretti e prevenire infortuni: l'esercizio propriocettivo è una stimolazione neuromotoria nella sua totalità.

Quando si subisce un trauma possono insorgere non solo lesioni fisiche; l'organismo può perdere e/o diminuire la sua capacità di valutare bene le informazioni che arrivano dall'esterno e i recettori inviano al sistema nervoso centrale sensazioni di qualità inferiore.

Ripristinando tale capacità l'esercizio propriocettivo consente non solo di completare il ripristino globale della funzionalità dell'arto, ma anche di evitare recidive. Infatti, informazioni sbagliate possono causare nuove cadute e altri traumi.