TERAPIE
Le terapie elencate di seguito, distinte per specializzazione, fanno riferimento sia alle patologie più comuni trattate che alle varie attrezzature di cui disponiamo.

Nell’ambito della terapia manuale (OMT), è importante evidenziare che, al pari di quella fisica, questa specializzazione della fisioterapia riveste un importanza notevole nel percorso riabilitativo del paziente su patologie neuro-muscolo-scheletriche. A tal proposito utilizziamo approcci di trattamento altamente specifici, che includono diverse tecniche manuali ed esercizi terapeutici.

Riguardo la terapia fisica strumentale, negli ultimi anni, l’evoluzione della tecnologia ha portato alla produzione di macchinari sempre più efficaci e privi di rischi per i pazienti, ma anche in questo caso è importante sottolineare che non esistono macchinari miracolosi e, quasi sempre, la preparazione e l’esperienza del personale qualificato fanno la differenza sul trattamento specifico. In una intervista su sixtus.it il Dr. Musa si esprime a riguardo: ”gli aspetti funzionali di ciascun apparecchio sono strettamente legati alle capacità di chi lo impiega, gli effetti ci sono, sono sotto gli occhi di tutti, ma il contributo decisivo è quello dell’operatore”.


Approfondimenti su un male molto temibile, la cuffia dei rotatori

La cuffia dei rotatori è un complesso muscolo-tendineo costituito dall'insieme di quattro muscoli e dai rispettivi tendini: superiormente troviamo il tendine del muscolo sovraspinato, anteriormente quello del muscolo sottoscapolare e posteriormente i tendini dei muscoli sottospinato e piccolo rotondo. Questi muscoli con la loro contrazione tonica stabilizzano la spalla impedendone la lussazione (fuoriuscita della testa omerale dalla cavità glenoidea). I tendini piuttosto vasti (circa cinque centimetri) proteggono l'intera articolazione formando una vera e propria cuffia che avvolge la parte superiore dell'omero. SOVRASPINATO o sovraspinoso: con la sua azione abduce e ruota all'esterno (extraruota) il braccio, in sinergia con l'azione del deltoide SOTTOSPINATO O INFRASPINATO: con la sua azione ruota esternamente il braccio e rinforza la capsula dell'articolazione scapolo omerale, stabilizzandola. SOTTOSCAPOLARE: con la sua azione adduce e ruota verso l'interno il braccio (intrarotatore) PICCOLO ROTONDO: Con la sua azione, sinergica nei confronti dell'infraspinato, ruota debolmente verso l'esterno il braccio Tra i quattro muscoli che compongono la cuffia dei rotatori, il sovraspinato è quello che si lesiona più frequentemente. In realtà quando si parla di rottura della cuffia dei rotatori non si fa riferimento a lesioni di natura muscolare ma tendinea. Il tipo di ferita può variare da un'infiammazione tendinea locale, senza alcun danno permanente, ad una lesione parziale o completa che potrebbe richiedere l'intervento di riparazione chirurgica. In entrambi i casi si registrerà un deficit più o meno marcato nella forza di abduzione del braccio. In particolare il soggetto faticherà a mantenere il braccio sollevato lateralmente tra i 60° ed i 120°. Un apposito test per diagnosticare la lesione della cuffia dei rotatori andrà proprio a testare la risposta muscolare del paziente in questi angoli di movimento. Lesione della cuffia dei rotatori: diagnosi e sintomi Tra i 60° ed i 120° si riduce lo spazio tra la testa dell'omero e l'acromion della scapola nel quale decorre il tendine del muscolo sovraspinato. Per questo motivo movimenti frequenti in questo range articolare possono causare... leggi tutto

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